Il fenomeno delle vendite private online di marchi noti a prezzi scontati per 2-3 giorni fa boom anche in Italia. I maggiori operatori, in barba al rallentamento dei consumi nei tradizionali negozi su strada, hanno registrato aumenti a doppia cifra.

Perché si chiamano vendite private? Rispetto a un normale sito di e-commerce la differenza sta nel prezzo scontato, la registrazione per l’accesso al sito, la temporaneità della vendita. Quest’ultima caratteristica aumenta la sensazione di occasione unica e irripetibile dell’acquirente, che si sente spinto ad acquistare velocemente.

Come è organizzato il business? Il sito di vendita privata seleziona i marchi di suo interesse e si mette in contatto con le aziende per negoziare l’affare. La merce non è acquistata dal sito, che si limita a venderla e non ha quindi problemi di invenduto. Una volta stretto l’accordo, il sito riceve una campionatura della merce per la messa in vendita. L’ufficio marketing promuove l’evento e lancia la campagna vendita. Ad acquisti avvenuti, il produttore invia la merce al sito, che a sua volta si incarica delle spedizioni.

I consumatori sono informati sulle vendite tramite messaggi e-mail con scadenza quotidiana, ma solo agli utenti che lo hanno espressamente autorizzato.

Le vendite durano solo quattro – sei giorni perché la merce a disposizione non è infinita. E poi perché in questo modo si facilita la gestione dell’operazione con l’azienda che fornisce la merce.

Per ogni singola vendita è necessaria una determinata quantità di merce che dipende dal tipo di prodotto venduto. Per una t-shirt sono necessari 30mila-50mila pezzi, altrimenti in un paio di giorni sarà tutto esaurito. La quantità di merce a disposizione, così come il prezzo e la notorietà del marchio, sono i fattori cruciali dell’iniziativa.

Solo per elaborare la piattaforma online occorrono almeno 80mila-100mila euro. Da calcolare poi la struttura addetta all’attività: dall’ufficio acquisti al personale necessario a fotografare e pubblicare online le pagine sui prodotti. C’è sono poi l’ufficio marketing e la logistica, oltre a quello tradizionale dell’amministrazione.

Quali i guadagni? La percentuale su ogni prodotto variano da marca a marca, ma sono sempre molto ridotte. Il business sta nei grandi volumi, dove lo 0,01% in più o meno si traduce in grosse differenze.

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