Un prodotto naturale, che dolcifica da 200 a 300 volte più dello zucchero e che è praticamente privo di calorie è il sogno di tutti i golosi. Ebbene, adesso è una realtà, in vendita da qualche mese nei supermercati. Questi prodotti stanno ottenendo un grande successo nei Paesi in cui sono in commercio (anche in Italia da qualche mese). Andiamo a vedere i pro e i contro di un’innovazione alimentare che promette di conquistare il mercato.
La Stevia rebaudiana Bertoni è una piante erbaceo-arbustiva che cresce spontaneamente nelle zone montane tra il Paraguay e il Brasile. I maggiori produttori sono i Paesi asiatici: la Cina è il primo coltivatore di stevia al mondo.
Nell’antichità la stevia era già nota per la dolcezza delle sue foglie, che venivano lasciate essiccare e masticate direttamente o aggiunte alle bevande. La stevia si può usare sotto forma di foglie fresche o in polvere, di estratto disidratato o di concentrato liquido.
I dolcificanti a base di stevia sono già usati in diversi Paesi e nel mondo più di 100 prodotti li contengono. Potenzialmente questi dolcificanti non hanno limiti: si possono usare anche per gli alimenti cotti, poichè sono stabili a temperature elevate e non fermentano. Soft drink, succhi di frutta, caramelle, prodotti da forno, cereali, condimenti, cioccolato e yogurt potrebbero presto contenere tutti la stevia. Oltretutto, questo dolcificante può essere usato anche a casa per addolcire bevande calde e fredde, yogurt, macedonie di frutta e per realizzare torte, gelati e confetture.
Rispetto ai dolcificanti intensivi realizzati in laboratorio, quelli a base di stevia sono 100% naturali e si estraggono mediante un processo simile all’infusione del tè. Inoltre, hanno un elevato potere dolcificante, da 200 a 300 volte superiore a quello dello zucchero, mentre l’apporto energetico è trascurabile. Un cucchiaino di estratto di stevia è quasi privo di calorie a fronte delle 20 calorie di un cucchiaino di zucchero. La ragione è che è privo di carboidrati e non viene assimilato.
La stevia non è cancerogena nè genotossica e non presenta rischi di tossicità per la riproduzione o per lo sviluppo dell’organismo. Gli studi scientifici eseguiti finora, infatti, hanno dimostrato che la stevia non ha effetti sulla salute umana a patto, però, che venga consumata in quantità moderata.
La Commissione europea ha fissato per queste sostanze una dose giornaliera ammissibile massima pari a 4mg per chilo di peso corporeo. Viste le previsioni di utilizzo massiccio degli estratti di stevia in alimenti e bevande, però, potrebbe esserci il rischio di superare le soglie di consumo.
Le ricerche hanno rilevato che gli estratti di stevia hanno un indice glicemico pari a zero e, per questo, sembrano indicati anche per i diabetici. Non presentano controindicazioni neppure per le donne incinte o che allattano, a patto di osservare i livelli di consumo indicati. Gli studi non hanno rilevato problemi di allergie. Inoltre i prodotti dolcificanti a base di stevia sono privi di glutine e, dunque, possono essere utilizzati anche dai celiaci.