I bambini di oggi conducono una vita ricca di esperienze. E nascono sempre più business e imprese dedicati a loro. Eccone uno.
“Molti dei movimenti della Capoeira si ispirano a quelli degli animali, si sta molto con le mani a terra e a testa in giù. E i bambini ne vanno matti. E’ un’antica pratica brasiliana che intreccia gioco, danza e lotta. Sviluppa agilità, coordinazione motoria, scioltezza” esordisce Luiz Martins De Oliveira, brasiliano di 51 anni, che nel 1999 ha fondato insieme alla moglie Umberta Martins l’Accademia de Capoeira a Milano.
“Sono arrivato nel 1987 e ho deciso di fermarmi qui per insegnare questa disciplina. Ma a quei tempi nessuno la conosceva, facevo fatica a insegnarla. Con il tempo ho costruito un gruppo di allievi, il che mi ha consentito di aprire la mia scuola”.
L’investimento per l’Accademia è stato di 15mila euro, per ristrutturare i locali (bagni, spogliatoi, parquet). La formula, quella dell’associazione sportiva dilettantistica, permette alcuni vantaggi fiscali (per esempio la collaborazione con i soci dilettanti che insegnano nella scuola e che non superano i 7.500 euro non sono tassate).
Oggi sono 50 i bambini che frequentano i corsi di Capoeira (130 euro al trimestre più 30 di quota associativa) “Con il tempo hanno iniziato a chiederci altri corsi: danza, baby yoga, tai chi. Abbiamo incrementato la nostra offerta, aprendo anche al mattino con la Baby Academia, attività psicomotorie per bambini da 0 a 3 anni”.
E per aprire una scuola di Capoeira? “Molti dei miei allievi lo hanno fatto” conclude Luiz. “Tre sono a Milano, due a Pavia, poi Como, Bergamo, Versilia, Istanbul e Lubango (in Angola). Sono tutti nostri tesserati, fanno parte dell’Associazione Capoeira de Angola. Ma per diventare maestri di Capoeira occorrono almeno 8 anni di pratica: devi imparare le tecniche, i ritmi e le canzoni. E appassionarti a questa disciplina per saperla insegnare”.