Da oltre un secolo, gli psicologi studiano il modo in cui i geni, l’educazione, la personalità, l’intelligenza e l’aspetto fisico influenzano la vita, e il loro lavoro ha chiarito vari aspetti della condizione umana. Nonostante ciò, sono poche le ricerche che si concentrano su fortuna e sfortuna, spiegando perchè i fortunati incontrano l’anima gemella, realizzano i loro desideri, svolgono un lavoro appagante e vivono serenamente. Ciò non succede perchè queste persone possiedono qualità rare, ma perchè riescono ad adottare un atteggiamento costruttivo nei confronti della vita e dei suoi inevitabili problemi, scegliendo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Quelle sfortunate vedono i loro propositi sfociare nel fallimento senza dimenticare la difficoltà a trasformare i problemi in occasioni di crescita. La tentazione di attribuire ciò che non va a una punizione divina o a un conto da pagare al destino, può essere forte e controproducente: spinge a cucirsi addosso il personaggio a cui non ne va bene una. Ciò farà andare male anche le cose che potrebbero funzionare.
Esistono comunque dei meccanismi psicologici che si celano dietro le principali differenze tra un’esistenza felice e una iellata: si tratta dei principi della fortuna. Comprenderli significa comprendere la fortuna stessa. Vediamoli insieme.
1. Afferrare le opportunità della vita.
La buona sorte bacia le persone estroverse, che amano far visita agli amici, partecipare alle feste e svolgere professioni che le portano a stare sempre in mezzo alla gente. Grazie al loro atteggiamento rilassato verso la vita notano che cosa accade e colgono tutte le occasioni che incontrano. La buona sorte vede di buon occhio chi ama le novità e prova sempre nuovi modi di fare le cose. Ciò significa che non è ben disposta verso gli individui che parlano sempre con le persone nello stesso modo, che fanno i medesimi percorsi casa-lavoro, o le vacanze nella medesima località. Questa è la classica maniera di esaurire le opportunità della vita, chiudendosi a tutte le esperienze nuove che recano in sè il potenziale di ulteriori occasioni.
2. Sviluppare intuito e sesto senso.
Chi dà retta al proprio istinto, alle intuizioni e ai presentimenti utilizzandoli come campanello d’allarme, di solito è guardato con simpatia dalla fortuna. Ciò significa, infatti, saper riporre la propria fiducia in individui seri e onesti, prendere le decisioni più azzeccate e riconoscere le occasioni finanziarie più redditizie.
3. Coltivare un sano ottimismo.
Attendersi soltanto il meglio dall’avvenire, sforzarsi di raggiungere i propri obiettivi anche se le probabilità di successo sono scarse, non arrendersi davanti alle sconfitte: sono caratteristiche molto comuni tra le persone fortunate, capaci di condizionare in maniera positiva la loro vita personale e professionale. Questo per spiegare come i fortunati non realizzino mai i loro desideri per caso, mentre gli sfortunati sono automaticamente condannati a vedere le loro aspettative deluse.
4. Invertire le tendenza.
Chi è baciato dalla buona sorte adotta, forse senza esserne pienamente consapevole, quattro tecniche psicologiche utili a superare, e perfino sfruttare, gli episodi scalognati in cui incappa. Primo, immagina che le cose sarebbero potute andare peggio e si confronta con le persone più sfortunate di lui. Secondo, guarda oltre e pensa che dalle sconfitte subite nascerà comunque qualcosa di positivo. Terzo, non rimugina su ciò che è andato male, ma si lascia il passato alle spalle. Quarto, è convinto di poter fare qualcosa per contrastare il destino avverso e non getta la spugna, cercando piuttosto soluzioni fantasiose ai suoi problemi e imparando dai propri errori. Se considerati insieme, questi quattro metodi spiegano la loro misteriosa dote di affrontare, e spesso, addirittura di trarre vantaggio, dalle batoste della vita.