Nascono negli Anni 30 negli Stati Uniti come sceneggiati radiofonici, in molti e brevi appuntamenti, sponsorizzati all’inizio da una fabbrica di saponette. Da qui il termine soap opera. Si tratta di un business rodato che coinvolge tecnici, operatori, truccatori, sarte e sceneggiatori.
Il successo delle soap opera è talmente vasto da farle crescere e moltiplicare ovunque, forse perchè i loro protagonisti sono come tutti vorrebbero essere, e fanno quello che tutti vorrebbero fare: comparire, scomparire e ricomparire.
Le soap opera vanno generalmente in onda tutti i giorni alla stessa ora, annunciate da un tema musicale che le rende facilmente riconoscibili. Gli attori che recitano al loro interno frequentano sempre gli stessi posti, e ciò conferisce al pubblico un senso di grande sicurezza, un punto fermo nella sua routine quotidiana, che lo conforta e lo tranquillizza, tenendo lontano l’ansia di possibili novità o imprevisti che possono far crollare il suo mondo.
Ciascuna puntata è, però, anche ricca di conflitti e cambiamenti, come pure di segreti inconfessabili che riguardano uno o più personaggi, allo scopo di tenere alta la tensione narrativa. Poichè i segreti fanno spesso parte anche della vita vera degli spettatori, ecco che le soap opera svolgono una funzione educativa e di purificazione: vivendo i segreti dei personaggi in modo riflesso, gli spettatori hanno modo di liberarsi anche dei propri, insieme ai sensi di colpa, alla vergogna e ai pesanti silenzi che immancabilmente li accompagnano. Ciò può portare nuova energia nelle loro vite, che magari va a ravvivare situazioni ormai logorate dalle abitudini.
Le soap opera, con le loro trame intricate dove tutto comincia, prosegue e mai finisce, rispecchiano moltissimo la vita con le sue mille contraddizioni, fatte di problemi che sorgono e poi vengono risolti, amori che nascono e altri che muoiono, pericoli che compaiono e che poi vengono scongiurati.
Le maschere e i ruoli che ciascun personaggio costruisce e proietta suo malgrado nella vita sociale consentono un processo di immedesimazione da parte del pubblico, indipendentemente dall’età e dalla classe sociale a cui appartiene, che gioisce e soffre insieme a loro, affrontando i loro stessi dubbi e domande.
Non solo, ma il continuo intrecciarsi dei fili all’interno della storia, creato appositamente per rimandare la soluzione finale, permette agli spettatori di sentirsi come se avessero ancora una via d’uscita nel proprio privato, rimettendo in discussione le scelte compiute fino a quel momento. Ciò li porta a ritenere di essere gli autori del copione della loro esistenza, smontando la convinzione che il futuro sia predeterminato e indipendente dalla volontà umana.