Una volta li chiamavano self-made man, uomini-imprenditori che si facevano da soli. Una categoria che in tempi di crisi non è del tutto scomparsa: prendete ad esempio Cristian Stangalini ex direttore dello stabilimento della Metal Welding Wire di Corezzola, licenziato due anni fa. Un brutto colpo, come purtroppo succede sempre più spesso a causa della crisi.

Cristian, però, non si è dato per vinto e anzi ha colto la palla al balzo per provare a realizzare quello che era un po’ il suo sogno: mettere in piedi un’azienda tutta sua. “Dovevo trovare una soluzione, anche per la mia famiglia. E così ho provato a realizzare il mio pallino di sempre: mettermi in proprio” dice.

E dopo aver sbrigato le pratiche necessarie, Stangalini a settembre è riuscito a mandare a regime la sua impresa di fili per saldatura, la Omp fili: “E’ un prodotto che ha sempre mercato ed era il campo in cui avevo esperienza così io e mia moglie ci abbiamo provato”.

Ma Stangalini ha fatto di più. Ha voluto assumere anche un po’ di quei colleghi che con lui erano stati licenziati: “Prima di aprire abbiamo ricevuto più di 150 curriculum: è stato un peccato non poterli assumere tutti, so cosa vuol dire aver bisogno di un lavoro. Ma siamo appena partiti, ho potuto assumerne solo una quindicina” racconta.

Stangalini, però, non si dimentica di nessuno: “Con tutti gli altri colleghi ci sentiamo ancora abbiamo un bel rapporto. In tempi di crisi come questi non vorrei dare false speranze a quelli che ancora si trovano in difficoltà ma magari con altri progetti se tutto funziona bene… non si sa mai riesca ad assumere qualcun’altro”.

Già non si sa mai anche perché se continua così l’azienda potrebbe presto ingrandirsi: “A noi le cose vanno bene per fortuna. Pensi che qualche volta siamo in ritardo con le consegne per il troppo lavoro”. Decisamente in controtendenza rispetto a quello che succede in Italia e infatti Stangalini tiene a precisare: “Purtroppo il 95% dei nostri clienti sono all’estero, per una semplice ragione: lì pagano”.

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