Vacanza non è necessariamente sinonimo di partenza per lidi lontani, ma rappresenta prima di tutto un momento di pausa dalla routine di tutti i giorni, per rigenerarsi dalle fatiche e dallo stress mentale imposto dal lavoro e dalle incombenze della vita famigliare. Non serve volare dall’altra parte del mondo, si può fare anche in città, a patto di staccare la spina davvero e concedersi un riposo attivo.
Basta staccare la spina una settimana per ridurre di circa il 20% il rischio d’infarto e ictus. Secondo gli esperti, non andare in vacanza accentua emozioni negative, come depressione, senso d’isolamento sociale, demotivazione, stanchezza, che incidono poi sulla salute del cuore, aumentando l’infiammazione dei vasi sanguigni, l’attività delle piastrine e la frequenza cardiaca, mentre può aiutare anche solo una settimana di riposo attivo a casa, cioè pianificando i giorni per dedicarsi a un hobby, passeggiare, fare un po’ di attività fisica e curare l’alimentazione.
Staccare la spina non deve significare chiudersi in casa e sprofondare a letto per sette giorni, senza muovere un dito. No a un’agenda fitta come quando si lavora, ma si comunque a un piccolo programma giornaliero di attività piacevoli, dalla passeggiata all’appuntamento con gli amici, fino al momento della cura di sé, per esempio.
In base a uno studio americano, praticare yoga due o tre volte alla settimana aiuta ad abbassare la pressione sanguigna. La meditazione migliora anche l’utilizzo dell’emisfero destro del cervello, rendendoci più intelligenti e creativi, aumentando il livello di serotonina e di endorfine. E le posizioni aiutano a mantenere elasticità ed efficienza fisica.
L’attività fisica in generale libera endorfine, stimola la circolazione sanguigna, rende più svegli, attenti e lucidi, ma alcuni ricercatori inglesi hanno rilevato come quella svolta all’aperto sia più rivitalizzante, energetica e in grado di ridurre tensioni. La pratica quotidiana mattutina riattiva le energie, aumenta la percezione dei cinque sensi, libera le tensioni, tonifica e armonizza tutto il corpo. Mentre alla sera una passeggiata distende, aiuta a digerire e prepara a un sonno ristoratore.
Un recente studio condotto dal dipartimento di psicologia della McGill university, ha confermato che la musica migliora le funzioni del sistema di difesa dell’organismo, riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aumenta la produzione della serotonina e dell’ossitocina, gli ormoni dell’amore, della felicità e dell’appagamento. In generale attiva anche l’utilizzo dell’emisfero destro del cervello e rimuove lo stress in modo profondo.