Piani e piani a piedi piuttosto che infilarsi in un ascensore, grida e palpitazioni alla vista di un ragnetto seminascosto sul soffitto della stanza, terrore al rombo di un tuono, brividi se si vede qualcosa che striscia: le fobie sono paure immotivate e irrazionali, dirette ad un oggetto o a una situazione particolare.
E possono essere un forte ostacolo nella vita di tutti i giorni: ansia, tremori, tachicardia, tensioni sono i sintomi che compaiono appena ci si imbatte nella fonte della propria paura, tanto che si è spinti a evitare le situazioni o gli incontri a rischio. L’unica soluzione è affrontarle.
In generale le fobie sono scatenate da un incontro-scontro più o meno traumatico con quello che poi diventa l’oggetto della paura, che può avvenire nell’infanzia o anche in età adulta e dopo il quale resta un ricordo negativo a livello emotivo.
Sostanzialmente, qualsiasi cosa o situazione può essere oggetto di una fobia ma è vero che sono più comuni quelle paure che affondano le radici nei timori ancestrali dell’uomo, cioè quelle situazioni o quei pericoli che erano effettivamente tali per l’uomo preistorico, come gli animali selvatici o i fenomeni della natura.
Tra quelle più frequenti spiccano: la claustrofobia e l’agorafobia, rispettivamente la paura degli spazi chiusi e di quelli molto aperti; le fobie degli animali, come serpenti, ragni e cani; la fobia delle altezze; del sangue e degli interventi chirurgici; dei fenomeni atmosferici, come tuoni e fulmini.
Per superare le fobie, l’unico modo è affrontarle perchè sono paure che nascono nel nostro cervello emotivo e non nella parte razionale. Questo significa esporsi gradualmente all’oggetto o alla situazione di cui si ha paura, perchè solo così ci si può rendere conto che non succede nulla e ci si può desensibilizzare.