Quando si perde l’interesse per ogni attività e l’indolenza diventa costante, è il caso di preoccuparsi. Forse non è solo stanchezza ma si tratta di apatia. Ci sono varie cause che portano all’apatia.

Chi trascorre gran parte della propria giornata davanti alla tv rischia di non ricevere stimoli sufficienti e adeguati, e questo può portare all’apatia. Infatti, lo spettatore spesso è passivo di fronte a ciò che vede, che solo apparentemente gli tiene compagnia, ma in realtà lo ipnotizza con un susseguirsi d’immagini, suoni e parole che non lo interessano veramente. In questi casi la soluzione più semplice è quella di trovare alternative più stimolanti come uscire a fare una passeggiata, leggere un libro o preparare una torta.

Gli adolescenti sono le persone più soggette ad attraversare periodi di apatia, perché si trovano spesso in un ambiente poco stimolante. In questi casi un ruolo importante è giocato dalla scuola, dove il programma formativo non è personalizzato e spesso non corrisponde alle aspirazioni dei ragazzi. Non solo: a volte i giovani non riescono a trovare interessante quello che studiano, semplicemente perché viene loro presentato in modo sbagliato o perché non vengono sollecitati a crearsi una propria opinione.

Le persone apatiche hanno una totale mancanza d’interesse verso gli stimoli esterni e difficilmente si lasciano coinvolgere in qualsiasi attività. Un atteggiamento che tutti sperimentano ogni tanto ma, quando diventa cronico, si potrebbe trattare di un problema più serio. Infatti, se l’apatia interessa ogni ambito della vita e chi ne soffre arriva a isolarsi dagli altri, probabilmente la persona non è solo apatica, ma anche depressa e quindi ha bisogno di farsi aiutare da uno specialista.

I motivi dell’apatia sono una combinazione tra fattori esterni, come l’ambiente poco stimolante, e interni, relativi alla percezione delle proprie capacità e potenzialità, che possono essere viste come inadeguate e quindi condurre a scarsa autostima.

Raramente l’apatia è uno stato psicopatologico e alcuni ricercatori che l’hanno studiata dicono che nell’esistenza si vivono fasi diverse. E’, quindi, considerato normale avere periodi di apatia nella vita, ma anche momenti apatici all’interno di una stessa giornata. Quando, però, questa mancanza d’interesse crea disagio, altera la qualità della vita e le persone vicine non sono in grado di dare conforto e di proporre stimoli sufficienti per superarla può essere utile rivolgersi a uno psicologo.

Se una persona è apatica, chi le sta accanto dovrebbe cogliere i segnali che lancia. E’ molto importante non colpevolizzarla né isolarla, anche se spesso è poco brillante in compagnia e tende ad allontanare gli altri. Al contrario, i familiari dovrebbero cercare di essere propositivi e mettere la persona di fronte a dei cambiamenti che la facciano reagire. Non sempre questo compito è facile, perché l’apatico rifiuta le difficoltà e spesso accetta anche se malvolentieri i consigli e le nuove iniziative pur di non avere scocciature o dover dare spiegazioni, ma poi la situazione non migliora. Ciò naturalmente scoraggia amici e parenti, che devono essere pazienti e tolleranti.

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