La maggioranza di chi dichiara di non dimagrire pur mangiando poco deve il proprio insuccesso a un’alimentazione disordinata e alla fretta, che impedisce di consumare i pasti con serenità e a orari regolari. A questo, si aggiunge la pessima abitudine di inseguire la fame invece di anticiparla, nell’illusione di risparmiare qualche caloria. Illusione appunto, perchè fare passare troppe ore tra un pasto e l’altro ha sempre un effetto boomerang.
L’organismo, infatti, quando si trova in riserva di energia e ci spinge istintivamente verso snack fuori pasto che, in piccole dimensioni, concentrano molti zuccheri e grassi, dando il via ad un circolo vizioso. Non sono, dunque, le grandi abbufate a farci ingrassare, quanto la somma di piccoli errori quotidiani. Uno su tutti: saltare la colazione.
Dopo circa 10 ore di digiuno, l’organismo ha un estremo bisogno di energia. E’ una regola che vale per tutti, soprattutto per chi lotta continuamente con la bilancia. Un recente studio dell’università di Nottingam, in Gran Bretagna, ha eseguito un esperimento: a due gruppi è stata assegnata la stessa dieta per due settimane; una parte (la metà) ha saltato sistematicamente la colazione. L’altra, invece, cominciava la giornata con una bella colazione.
Risultato? Nel primo gruppo è diminuita la sensibilità dell’organismo all’insulina (più alti sono i livelli d’insulina e più facilmente s’ingrassa) ed è aumentata notevolmente la fame all’ora di pranzo. Nessun mistero: lo stomaco vuoto per troppe ore, oltre ad impedire di affrontare al meglio gli impegni professionali per mancanza di carburante, spinge a mangiare troppo e male nel corso della giornata.
Per iniziare con sprint e arrivare alla pausa pranzo senza i morsi della fame la colazione dovrebbe coprire il 20% delle calorie giornaliere. La colazione ideale dovrebbe prevedere cibi ricchi di carboidrati, meglio se integrali. Nella prima fase della giornata, infatti, la tendenza a immagazzinare grassi è minima grazie all’azione degli ormoni della tiroide e del surrene che spingono l’organismo a bruciare calorie.
Chi salta il pasto centrale della giornata per non assumere calorie (nella speranza di dimagrire di più) rischia di essere meno concentrato. Senza contare che, quando si sta a digiuno per ore, l’organismo si comporta come se dovesse affrontare un allarme “carestia”: per autodifesa rallenta il metabolismo, riducendo al minimo le necessità energetiche.
A questo punto, oltre al danno, si aggiunge la beffa: a lungo andare si ha bisogno di sempre meno cibo e basterà un piccolo sgarrò per fare subito ingrassare. Al contrario, se si mangia regolarmente si riesce a mantenere sempre su di giri il metabolismo. A tutto vantaggio della linea e dell’umore.