Diceva Virginia Woolf: “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. A volte, anche quando si pensa di averlo fatto, si possono provare sensazioni di stanchezza, gonfiore o mal di testa. Questi sintomi potrebbero nascondere un’intolleranza. “Spesso, i responsabili di questi disturbi sono i cibi che mangiamo più frequentemente” afferma la dottoressa Alessandra Obbili, biologa e nutrizionista a Torino.
Bisogna distinguere tra allergie e intolleranze: le prime creano reazioni immediate. Le seconde si suddividono in permanenti e in quelle da sovraccarico da stress, lo sforzo dell’organismo per difendersi dagli attacchi esterni, tra cui gli alimenti. A volte sono temporanee e possono nascondere aspetti di noi di cui non siamo consapevoli.
Ecco, di seguito, alcuni elementi che possono creare intolleranze.
Grano o frumento: “il grano è uno degli alimenti base della dieta mediterranea” afferma la dottoressa Obbili. Nel lungo periodo, però, può dare intolleranza. L’intolleranza al frumento non va confusa con la celiachia, che è un’intolleranza permanente al glutine. Chi mangia spesso farinacei è alla ricerca di serenità perchè liberano seratonina, l’ormone che stabilizza il tono dell’umore. Ma se si è intolleranti, più si va alla loro ricerca più aumentano le sensazioni di malessere.
Caffè: generalmente, in questo caso l’intolleranza è la conseguenza di un eccesso. Beve caffè chi deve stare sveglio e attivo: la caffeina, infatti, stimola il sistema nervoso, ma è un circolo vizioso. Se si è intolleranti e lo si beve per sentirsi meno stanchi, si otterrà l’effetto contrario.
Pomodori e fragole: le solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni, peperoncino e tabacco) e fragole possono dare allergia e intolleranze, perchè contengono istamina. “Soprattutto il pomodoro, che si consuma spesso nelle insalate e sotto forma di salsa. Non rispettando la stagionalità e continuando a introdurlo, si possono avere reazioni avverse” spiega la dottoressa. Ricerca questi alimenti chi ha un profondo senso di stanchezza: sono ricchi di vitamina C e betacarotene, e favoriscono l’accumulo di ferro che è fonte di energia.
Olio d’oliva: a differenza delle altre, si tratta di un’intolleranza poco frequente. “Questo disturbo può dare, nelle persone predisposte, problemi vascolari come emorroidi, varici, rottura dei capillari o gonfiore agli arti inferiori” spiega la nutrizionista. Generalmente, ricercano questo alimento le persone molto sicure di sè, o che amano i gusti decisi.