Si presenta il sabato mattina, guastando i programmi per il fine settimana e, a volte, può essere così forte da impedire di alzarsi dal letto. Il riposo lo peggiora. E’ il ritratto del mal di testa da weekend.

L’emicrania da weekend predilige le persone occupate a tempo pieno per cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. Il motivo è semplice. Il mal di testa è molto sensibile alle variazioni dei bioritmi. Con questo termine s’intende il ciclo di 24 ore che regola tutti i processi necessari alla salute e al benessere, tra cui il ritmo sonno-veglia.

Per funzionare bene, l’organismo deve cercare di rispettare questa sequenza naturale, alzandosi e coricandosi alla stessa ora, concentrando le attività nelle ore diurne e il riposo di notte.

Nei lavoratori a tempo pieno, le abitudini settimanali sono differenti da quelle adottate nei giorni di riposo: a cinque giorni di stress, si alternano 48 ore di stop assoluto. Il mal di testa è la manifestazione evidente di questo sforzo.

Per gestire lo stress di tutti i giorni, l’organismo si affida a una serie di meccanismi neurofisiologici ed endocrini che si mettono in azione per garantire controllo, lucidità e capacità di risoluzione dei problemi. Nel weekend, la mancata attivazione di questi sistemi, è all’origine dell’attacco di cefalea.

Lo stress può influenzare la manifestazione dell’emicrania in due modi: nella fase di massima tensione, oppure dopo, quando lo stato di tensione è scemato e l’organismo va incontro a uno stato di rilassamento.

Quando si stacca la spina, infatti, si modificano nel sistema nervoso i meccanismi di adattamento ai fattori stressanti e gli effetti delle tensioni accumulate durante la settimana esplodono, colpendo chi soffre di emicrania nel suo punto debole. Il dolore è, in questi casi, una risposta anomala allo stress vissuto.

E’ eccessivo parlare di prevenzione, ma ecco alcune precauzioni che si possono adottare per evitare gli attacchi nel fine settimana. E’ consigliabile non spezzare troppo il ritmo abitudinario della settimana, evitando di andare a letto a notte fonda e alzandosi a un orario il più possibile vicino a quello dei giorni feriali.

E’ utile anche non abbandonarsi all’ozio, che comporta lo spegnimento totale dei meccanismi neurofisiologici attivati dallo stress. E’ possibile rilassarsi dedicandosi alle proprie attività preferite: hobby, sport, impegni familiari consentono al cervello di restare attivo e allenato, mantenendo in equilibrio i propri bioritmi.

Di

Lascia un commento