Oggi l’alimentazione abituale è tendenzialmente troppo acida per l’organismo, che viene a trovarsi in una situazione di squilibrio; da qui i gonfiori, la ritenzione idrica, l’accumulo di tossine e così via.
Tutte le reazioni all’interno dell’organismo si svolgono nell’ambito di determinati valori e, tra questi, il più importante è il rapporto acido-basico. Un equilibrio spesso sbilanciato verso l’acidità da un alimentazione sregolata. Il cibo interagisce continuamente con la chimica dell’organismo: bevande e alimenti,infatti, una volta ingeriti e metabolizzati, rilasciano residui che possono essere acidi oppure basici (alcalini).
Così, se l’equilibrio ottimizza ogni funzione vitale, una condizione di acidosi dà il via all’accumulo di tossine, di radicali liberi e di chili in eccesso, disturbi digestivi, alito pesante e problemi metabolici. Le abitudini di vita scorrette, poi, peggiorano la situazione: lo stress, il fumo, la sedentarietà contribuiscono alla formazione delle tossine.
Per mantenere il corpo efficiente e in salute, l’organismo deve essere sempre in perfetta omeostasi (equilibrio acido-base). Per valutare il livello di acidità dell’organismo è sufficiente misurare il valore del pH (parametro chimico messo a punto per misurare il grado di acidità o alcalinità) delle urine utilizzando apposite strisce indicatrici reperibili in farmacia.
Se i valori del ph delle urine risultano acidi, è necessario modificare il proprio stile di vita e seguire alcune facili mosse per riequilibrare la situazione: aumentare le porzioni di verdura, evitare il caffè e gli alcolici, camminare con regolarità, eliminare il fumo.
Di seguito una lista di cibi acidi e alcalini.
Acidificanti: carne, pesce, formaggi, yogurt, cereali, grassi animali, frutti di mare, tuorlo d’uovo, arachidi, caffè, tè nero, cioccolato al latte, aceto, zucchero bianco, bevande gassate, cibi molto cotti.
Alcalinizzanti: verdure in genere soprattutto insalate, pomodori e carote, frutta soprattutto albicocche e uva, nocciole, uva sultanina.
Neutri: olio extra vergine d’oliva, miele grezzo, zucchero integrale di canna.
Da un punto di vista chimico, le sostanze acide e basiche si neutralizzano l’una con l’altra con un rapporto di 1a4. In altre parole, per 100g di alimenti acidogeni come pane e pasta occorrono 400g di alimenti alcalogeni, ovvero vegetali. Per esempio, 100g di spaghetti richiedono 400g di insalata. Spesso, però, non è possibile rispettare questo equilibrio alimentare; si può, allora, ricorrere a qualche piccola accortezza: per esempio, preferire un’acqua minerale particolarmente alcalina, oppure si può inserire nell’alimentazione un integratore basico che va a ristabilire l’equilibrio acido-basico del nostro organismo.
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