Gli opposti si attraggono? Forse, ma i simili stanno insieme di più. In barba a luoghi comuni e detti popolari, recenti studi sui rapporti uomo-donna indicano che a fare da collante in una relazione è la similarità tra i partner, i punti di condivisione piuttosto che le differenze. Ne è convinto Glenn Wilson, psicologo e ricercatore britannico che ha presentato i risultati del proprio lavoro al dipartimento di Psicologia dell’università Sapienza di Roma. Diverse ricerche, ha riferito lo studioso inglese, confermano che sono le affinità personali e sociali a guidare nella scelta del partner. Basandosi su queste premesse, Wilson è arrivato a eleborare un vero e proprio quoziente di compatibilità, o QC, per misurare le probabilità di durata di una coppia.
Nel corso dell’evoluzione, uomini e donne hanno sviluppato strategie diverse dal punto di vista biologico e di comportamento per selezionare, conquistare e mantenere un partner. Per entrambi, però, l’obbiettivo è lo stesso: avere le migliori possibilità di successo per tramandare i propri geni alla generazione successiva.
Lo studio dello psicologo inglese è stato validato, in una prima fase, su un campione di oltre duemila persone e in un secondo momento su un altro gruppo si 115 coppie, a cui è stato fornito un test con 25 quesiti a risposta multipla, con una gamma molto ampia di argomenti. E’ risultato che le coppie più stabili, felici e consolidate erano quelle con un QC più alto: in pratica quelli che avevano dato le risposte più simili.
Ma perchè il principio della similitudine sembra funzionare meglio di quello degli opposti? Per varie ragioni:
– Condividere obbiettivi, attitudini o aspetto fisico con il partner piace perchè rassicura. Un uomo sovrappeso, scrive Wilson, sarà meno criticato da una donna grassa, così come un partner che condivide la stessa fede o le stesse idee politiche ci dà conferma di essere nel giusto.
– Poi, nonostantesembri strano, spesso si è attratti da persone geneticamente simili. Una conferma a questo principio viene dall’attrazione che si può provare verso i consanguinei: è dimostrato che quando due fratelli o due parenti vengono divisi dalla nascita hanno alte probabilità di sentirsi attratti l’uno dall’altro se si incontrano durante la vita adulta. Inoltre, uomini e donne spesso cercano inconsciamente un partner che somigli, anche fisicamente, al proprio genitore di sesso opposto.