Il dilemma tra spendere per partecipare alla festa del consumo e risparmiare in vista delle incognite del futuro è da sempre oggetto di accese discussioni. Psicologi e sociologi continuano a dibattere sul quesito se fare shopping renda veramente felice, o se soddisfi soltanto un impulso momentaneo, trasformando il piacere di comprare in una compensazione di frustrazioni psicologiche. Certo è che oggigiorno, con la disoccupazione che incalza, sono pochi a potersi permettere di fare acquisti senza problemi.
Per questo gli studiosi della university of British Columbia, della Havard university e della university of Virginia hanno redatto una guida dello spendere sano: otto regole per ascoltare il nostro io più profondo e trovare così la chiave per una realizzazione di sè piena e feconda senza rinunciare allo shopping.
1. Acquistare esperienze anzichè oggetti: bisogna imparare a distinguere i desideri fasulli dai bisogni veri, imparando a vedere gli oggetti per quello che sono, ossia un simbolo. Meglio usare il denaro per acquistare un’esperienza come viaggi, concerti o spettacoli. Questi ultimi, infatti, possono dare benefici molto più duraturi rispetto, per esempio, all’ultimo modello di cellulare.
2. Spendere più per gli altri che per se stessi: usa tempo e denaro per fare il regalo più appropriato alle persone care, dedicarsi alla beneficenza o comprare un oggetto capace di rendere ancore più accogliente e ospitale la casa, può essere molto gratificante, perchè rendere felice una persona ci fa sentire bene.
3. Scegliere sulla base del confronto: fare shopping è una forma d’arte, difficile da esercitare in modo efficace se prima non si conoscono le regole che la governano. Fondamentale è sapere confrontare le varie offerte in maniera intelligente, visitando almeno 4 negozi prima di compiere un acquisto.
4. Premiarsi quando lo si merita: concedersi ogni tanto un lusso, aiuta a stare meglio con se stessi, a patto che spese folli vengano sostituite da piccoli acquisti che aiutino a prendersi cura di sè.
5. Stare alla larga dal superfluo: tutte le forme di rassicurazione contro lo shopping sbagliato (del tipo “hai trenta giorni di prova”) possono trasformarsi in vere e proprie armi a doppio taglio, poichè il loro scopo è quello di invogliare all’acquisto.
6. Evitare la carta di credito perchè annulla il desiderio: grazie a essa è possibile comprare ora e pagare più tardi. Peccato che ciò faccia accumulare debiti.
7. Cercare la felicità nei dettagli: prima di lanciarsi in acquisti impegnativi sarebbe meglio fermarsi a riflettere. Spesso è più facile diventare schiavi del sistema che incita ad avere certi simboli, piuttosto che puntare dritto a quello che dà davvero soddisfazione. Il segreto del vero benessere consiste nel vedere ciò che abbiamo, e non ciò che ci manca.
8. Ascoltare i consigli: ammettere che un acquisto può essere visto sotto una luce diversa da quella in cui la vediamo noi può tornare utile. Ci permette di compiere un gesto avventato, costringendoci a riconsiderare la spesa che abbiamo intenzione di compiere.