Obesi per colpa dei genitori. Con questa motivazione quattro bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni sono stati tolti alla famiglia e adesso finiranno probabilmente in affidamento o in adozione. Situazioni sicuramente al limite ma che richiamano alla mente molti casi di obesità infantile del nostro Paese, il primo in Europa per quanto riguarda la percentuale di bambini obesi, anche per colpa della scarsa educazione al cibo delle famiglie.
Che colpa hanno i genitori se il figlio è obeso? E’ questa la domanda che ci si potrebbe porre dopo aver letto il fatto di cronaca dei genitori scozzesi. Sicuramente la condizione di obesità di un bambino dipende da diversi fattori, ma i genitori non sono privi di colpe. Sono loro stessi, infatti, che nutrono i figli e propongono i diversi cibi. Per combattere il sovrappeso nei piccoli, dunque, si dovrebbe puntare all’educazione alimentare dei genitori.
Le buone abitudini alimentari vanno adottate fin dalla nascita ed è dimostrato che il comportamento dei genitori nei primi mesi di vita del figlio possono ridurre sensibilmente la probabilità che il piccolo cresca in sovrappeso o obeso. Perciò, il Ministero della Salute in collaborazione con la Società italiana di pediatria ha lanciato il progetto “MiVoglioBene”, che sottolinea le 10 azioni preventive che i genitori dovrebbero attuare dalla nascita fino ai sei anni del bambino per prevenire i problemi di peso.
Questi i consigli:
1. allattare al seno il bambino almeno fino a sei mesi e, se possibile, fino a 12 mesi;
2. introdurre cibi diversi dal latte (svezzamento) non prima dei sei mesi;
3. apportare proteine in maniera controllata durante i primi due anni;
4. evitare di far bere al bimbo bevande dolci come succhi di frutta, tisane, soft drink e tè freddo confezionato;
5. sospendere l’uso del biberon entro i due anni;
6. smettere di utilizzare il passeggino dopo i tre anni;
7. non lasciare il bambino davanti alla tv prima dei due anni; successivamente limitarne l’uso a un massimo di 8 ore alla settimana;
8. incentivare i giochi di movimento;
9. verificare il rapporto tra peso e altezza e saper riconoscere un aumento precoce dell’Indice di massa corporea (Bmi);
10. prestare attenzione alle porzione del cibo.