Nelle scene di alcuni film americani si vedono spesso accogliere i nuovi vicini di casa con piccoli regali a base di leccornie e dolci magari fatti in casa. Un modo gentile di dare il benvenuto agli ultimi arrivati che non avviene, se non a volte nelle piccole realtà, all’interno delle nostre metropoli.

Chi vive in grandi condomini di solito non riesce a costruire rapporti con il proprio vicinato. Le relazioni, nella migliore delle ipotesi, si esauriscono in frettolosi saluti scambiati davanti alla portineria o all’ascensore. In alcuni casi la vita di comunità si colora perfino di liti e screzi. Eppure studi americani dimostrano che un buon rapporto con il vicinato aiuti a vivere meglio.

Una ricerca dell’univercità del Missouri suggerisce che pensare bene delle persone che abitano nello stesso palazzo o quartiere influisca in maniera positiva sul benessere personale. “Se le persone, sottolineano gli studiosi, faticano a costruirsi delle relazioni, è necessario fornire loro servizi che promuovano l’interazione”. Parchi, ampi marciapiedi, piazze e gierdini possono aiutare.

Nelle medie e grandi città la tendenza è all’isolamento. Il vicino, soprattutto se straniero, è avvertito spesso come un pericolo, in realtà lo si teme perchè non lo si conosce. Le persone dovrebbero riappropriarsi degli spazi comuni per avvicinarsi, conoscersi e fidarsi.

Vivere isolati non può fare altro che annientare ogni forma di relazione, ripercuotendosi in maniera pericolosa sulla qualità della vita. Studi scientifici hanno dimostrato che socializzare aiuta ad allentare la tensione e a migliorare le prestazioni mentali. Una chiaccherata può combattere lo stress e il cattivo umore.

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