Inutile negarlo: tutti noi subiamo dei condizionamenti, che influiscono in maniera decisiva sul nostro modo di vivere. In molti casi si tratta d’interferenze dall’esterno: il parer degli amici, il giudizio dei colleghi, le opinioni del partner, ma anche la morale comune. Accanto ai condizionamenti esterni, però, ci sono quelli interni, che provengono dalla parte emotiva della persona. I più noti sono quelli che derivano dal passato.
Gli psicologi insistono sull’importanza di quanto è accaduto in età infantile e giovanile, per dare un senso ai comportamenti della persona. Non a caso, si dice che ogni individuo “è il suo passato”: il contesto in cui si è cresciuti contribuisce a formare la personalità.
Per quanto importante, però, non è solo il passato a determinare ciò che si è nel presente. Anche ciò che pensiamo del nostro futuro ha un ruolo fondamentale, che spesso è sottovalutato. Un esempio? Si pensi all’effetto placebo: il solo fatto di essere convinti di seguire una cura efficace basta a migliorare lo stato di salute della persona.
Qualcosa di simili all’effetto placebo accade a chi crede agli oroscopi, ai tarocchi, alla lettura dei fondi di caffè: alla fine della giornata o della settimana, incredibilmente, si rende conto che tutto è andato proprio come dicevano le previsioni.
Smettere di avere delle aspettative sul futuro è praticamente impossibile. Tutti, infatti, hanno bisogno di dare un senso a ciò che accadrà: è una sorta di rito propiziatorio e anche un modo per essere vitali, avere degli obiettivi e sentirsi parte di un progetto. Per sua stessa natura, l’uomo deve attribuire un significato a ciò che gli succede: non può sottrarsi a questo processo di interpretazione e creazione della realtà.
Quello che si può fare è orientare le proprie aspettative e le proprie speranze in maniera più utile. Se il futuro influenza il presente, perché non fare il possibile affinché abbia un’influenza positiva? Infatti, se il passato è ormai terminato e non può essere cambiato, su quello che deve ancora accadere si può intervenite.