Con l’avvento della letteratura digitale si sono riaperti i giochi in editoria. Popolo di scrittori più che di lettori, gli italiani si orientano però ancora in larga misura sulla carta. Il mercato degli ebook, infatti, vale ora solo l’1% del totale e coinvolge un milione di lettori. Ma la crescita è vertiginosa.

E negli Usa, che ci anticipano di 3-4 anni, in alcuni comparti gli ebook pesano già fino alla metà del totale. “Siamo partiti nel 2010 con pochi titoli e un mercato di riferimento piccolissimo. Ora cresciamo a ritmi da startup: +400% nell’ultimo anno, 17mila titoli disponibili” conferma Renato Salvetti, direttore generale di Edigita, una delle principali piattaforme di distribuzione di e-book.

L’e-reader è comodo, leggero, contiene un gran numero di titoli, permette di effettuare ricerche nel testo, fare sottolineature, accedere a un dizionario in tempo reale. E l’e-book è economico, costa il 25% in meno del titolo tradizionale.

Vuoi fare impresa? Fai così.
1. Prima di essere un editore, devi essere un lettore. E conoscere il settore.
2. Scegli con attenzione la forma societaria in base alle tue prospettive.
3. Decidi la linea e seleziona i manoscritti. La parte editoriale rimane il cuore dell’attività e va curata con attenzione. All’inizio, basta anche solo una persona dedicata.
4. Realizza il sito. Deve essere accattivante e semplice da navigare. Se è solo una vetrina, ti bastano anche 10mila euro. Se è una piattaforma di vendita, l’investimento lievita e la concorrenza si fa spietata.
5. Promuovi i tuoi e-book. Chiavi fondamentali per aprire la porta del successo: il passaparola innescato dagli autori, l’azione sui social network, il coinvolgimento di riviste e blog letterari.

Ma si guadagna? “Nel nostro caso, esclusi i diritti d’autore (15%) e le percentuali sui pagamenti con carta di credito, rimane un margine di guadagno dell’80%. Ma i prezzi sono bassi, in genere entro 10 euro, e per guadagnare occorre vendere tante copie” spiega Giacomo Bruno, pioniere del settore.

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