E’ più importante partecipare che vincere: è il messaggio che tutti i genitori dovrebbero trasmettere ai figli prima di scendere in campo per una partita. Quando lo sport non è solo moto e divertimento, ma diventa competizione, con classifiche e trofei, come bisogna comportarsi? Come coltivare il talento e incoraggiare le ambizioni di un figlio, senza trasformarlo da atleta promettente a giocatore arrogante? Con un’adeguata educazione ai valori dello sport e la presenza costante dei genitori.

E’ scientificamente provato che muoversi con costanza consente a bambini e ragazzi di mantenere sane e forti le ossa e le articolazioni, costruire buone masse muscolari, evitare l’aumento di peso, aumentare l’efficienza del cuore. Una ricerca condotta su piccoli calciatori italiani ha anche dimostrato che i giovani sportivi si nutrono meglio dei loro coetanei e hanno uno stile di vita più attivo. Chi fa sport rende di più anche a scuola, perchè il moto aiuta a scaricare le energie e consente un buon controllo delle emozioni.

Se proporzionato all’età e all’abilità del bambino e preceduto da un corretto allenamento, praticare sport a livello competitivo non è dannoso per lo sviluppo psicofisico dei piccoli. Non fa, in effetti, che assecondare la loro indole naturale al confronto e alla sfida. Inoltre, dà l’opportunità di conoscere se stessi, insegna a prendersi la responsabilità delle proprie azioni e ad accettare le conseguenze delle proprie scelte. Gare e partite implicano situazioni imprevedibili, in cui sono richieste importanti abilità mentali e fisiche, come autocontrollo, prontezza di riflessi, spirito d’iniziativa, capacità di decisione e coraggio.

Infine, a livello di crescita personale, favorisce l’autonomia, perchè comprende una serie di azioni (spogliarsi, cambiarsi e farsi la doccia da soli, avere cura delle proprie cose e così via) che insegnano a gestire la propria persona e ad avere rispetto del proprio corpo. L’agonismo sportivo è un concetto sano di antagonismo e rivalità.

Aiuta a incanalare l’energia e l’esuberanza dei piccoli in modo positivo. Per bambini molto vivaci, può essere utile praticare sport di combattimento come il judo, regolati da una rigida normativa di comportamento e da un preciso rito disciplinare. Ciò aiuta a ridurre il rischio di fenomeni di devianza sociale, come il bullismo.

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