E’ boom di iscrizioni alle scuole di ballo. Sono otto milioni i ballerini in Italia, il 15% circa della popolazione. La maggior parte sono solo appassionati. E’ in continua crescita il numero di chi decide di frequentare un corso. Tango e latinoamericano sono i più seguiti, ma c’è anche tanta richiesta per i corsi di danza del ventre, indiana e afro con percussioni. Spopolano anche la danza moderna, l’hip hop e i corsi di danza classica delle accademie più prestigiose.
Nonostante la nascita di scuole un pò ovunque e la concorrenza delle palestre che fanno prezzi stracciati, il momento è favorevole e ci si può ancora ritagliare un proprio spazio. Per chi vuole cominciare in piccolo, bastano una sala di 50mq e un insegnante per seguire anche più di 100 allievi. Il pomeriggio, in genere, viene dedicato ai corsi per bambini e ai ragazzi delle scuole. La sera invece ci sono perlopiù adulti.
Per sfruttare le ore mattutine, molti fanno corsi di ginnastica posturale, fitness per anziani, arti marziali, yog-dance, pilates… La pubblicità si limita il più delle volte a Facebook, passaparola e lezioni prova gratuite, dato che solo le scuole più grandi possono permettersi striscioni, spot radiofonici p pubblicità sui mezzi pubblici.
Per creare una mini scuola di ballo possono essere sufficienti 20mila euro tra parquet, specchi, sbarre e impianto stereo. A pesare fortemente sulla redditività dell’attività è l’affitto, il riscaldamento, i compensi degli insegnanti e i cachet dei maestri blasonati per stage e spettacoli. In aggiunta, le spese di burocrazia, assicurazioni, pulizia e diritti Siae.
Più care nelle grandi città, le rette di una scuola di ballo vanno da 50a 50 euro al mese, anche in base al numero di lezioni settimanali. Molte coppie ch vogliono imparare a ballare fanno lezioni private a più di 50-60 euro l’ora. Tanti anche i possibili servizi per aumentare le entrate: l’affitto delle sale a insegnanti-liberi professionisti o per feste di compleanno. Ma c’è anche chi vende abbigliamento tecnico, chi ci mette un bar o i distributori automatici, chi organizza serate a tema o corsi all’aperto in estate e chi, in collaborazione con tour operator, propone viaggi nelle terre d’origine della salsa cubana, del valzer viennese ecc.
Complessivamente quanto si guadagna? Chi insegna direttamente, può mettersi in tasca anche il 30% dei ricavi. In liea di massima con 200-250 allievi si fa un buon business.